Architetture della Panoramica Zegna
La Summer School 2023:
Una residenza da archivista
Quest’anno il lavoro si è basato su immagini fotografiche dell’Archivio del Gruppo Ermenegildo Zegna.
Guidati da Danilo Craveia, coordinatore scientifico degli archivi Zegna e del Santuario di Oropa, e da Barbara Bergaglio, responsabile Archivi di CAMERA, i partecipanti (Guido Arnosio, Costanza Blaskovic, Giulia De Gregori, Silvia Gerbino, Chiara Marzaroli, Annalisa Steffan) si sono concentrati sulla Panoramica Zegna dal progetto, della metà degli anni Trenta, alla fine dei lavori negli anni Settanta e, in particolare sulle architetture realizzate lungo il tracciato della strada voluta da Ermenegildo Zegna.
Le fotografie provenienti da vari fondi, di autori diversi e momenti diversi, affiancate ad altri documenti, sono state trattate in modo da ricostruire anche visivamente la storia di un percorso che non è semplicemente una strada ma un sistema viario, un reticolo di connessione che, con lunghi tratti costruiti ad hoc, integrazioni di tracciati preesistenti e svariate giunzioni nodali, in quarant’anni (1937-1977), ha significativamente cambiato non solo la viabilità, ma anche e soprattutto il paesaggio del Biellese.
Il risultato della settimana archivistica si può apprezzare scoprendo la MAPPA TEMATICA.
L’esperienza di Oropa, in questo video:
E qui di seguito le recensioni dei partecipanti.
Annalisa:
La residenza è stata un’esperienza bellissima e rigenerante, oltre che arricchente sia dal punto di vista professionale che umano. In particolare, ho apprezzato moltissimo che i momenti più “didattici” non fossero le solite lezioni frontali ma derivati da una esigenza pratica affrontata al momento del bisogno. Questo ha fatto si che non si creasse un rapporto docente/studente ma un dialogo tra professionisti/appassionati a mio parere molto più stimolante. Infine, la possibilità di condividere anche il tempo libero è stato sicuramente un valore aggiunto perché permette un vero confronto e di conoscersi oltre la sfera professionale. Sicuramente un’esperienza che può essere rivissuta più volte. L’unica criticità che ho rilevato sono solo stati i tempi stretti di conferma che la Summer School sarebbe partita.
Chiara:
La settimana da archivista è stata per me una bellissima occasione per sperimentare un lavoro che esula dalle mie specifiche mansioni lavorative, ma che ha saputo farmi assaporare un metodo di organizzazione del lavoro e dell’archivio molto interessante ed utile, aprendo la strada allo sviluppo di una nuova competenza che potrà essere poi applicata nel mio effettivo ambiente lavorativo. L’occasione è stata ancor più preziosa in quanto mi ha permesso di relazionarmi con persone (sia voi docenti che i partecipanti al corso) molto interessanti, preparate, eclettiche e si, anche spiritose e molto piacevoli. Dal lavoro sulle fotografie dell’Archivio Zegna ai momenti a tavola a conversare, ho potuto conoscere e parlare di argomenti validi, preziosi, interessanti. La formazione personale è passata anche attraverso la relazione con gli altri, fattore che ho particolarmente apprezzato. Rendere possibile la partecipazione al corso anche a chi non è archivista (o vuole diventarlo) ha permesso l’incontro di realtà diverse che si sono contaminate in modo stimolante. Il Santuario di Oropa mi ha permesso di concentrarmi, staccare dal mio percorso quotidiano, e dedicarmi al progetto, godendo di una tranquillità unica. Posti del genere si prestano particolarmente a questo tipo di esperienze. L’organizzazione delle giornate è stata adeguata nei tempi e nelle modalità, l’impegno lavorativo era ben dosato nei vari giorni, unica eccezione il venerdì che forse è stato un po’ sacrificato e non ci ha permesso di completare fino in fondo l’archiviazione delle immagini e la creazione delle schede sull’architettura dei luoghi, lavorare il pomeriggio ci avrebbe forse permesso di chiudere in modo più completo il lavoro. Suggerimento non richiesto, due scanner sarebbero l’ideale per permettere di lavorare contemporaneamente alla digitalizzazione. Mi permetto di evidenziare un’unica criticità organizzativa, ossia la conferma della partenza del corso abbastanza a ridosso della data d’inizio. I tempi stretti per organizzare ferie/sostituzioni sul luogo di lavoro sono state per me un po’ difficoltose da gestire con i colleghi per il poco preavviso. Nonostante questo, sono felice di essere riuscita a partecipare e terrò d’occhio con interesse eventuali vostre nuove proposte (se dovessero rientrare circa ne budget di Oropa e non di più).
Costanza:
La residenza che non c’era! Cinque giorni stimolanti di confronti, di nuove conoscenze e di punti di vista, in un luogo che accompagna nella concentrazione e carica di energia. Ottimi compagni di avventura sono stati gli altri partecipanti selezionati e i preziosissimi organizzatori, in un’atmosfera spensierata ma molto professionale. L’analisi del territorio, della storia e delle storie veicolate attraverso le fotografie, alla fine dei cinque giorni sono risultate in una mappatura coerente derivante dalla nostra catalogazione: abbiamo raggiunto l’obiettivo dato e aggiunto un piccolo tassello al lavoro collettivo, arricchendo noi stessi. Grazie!
Giulia:
Come già detto a voce sono rimasta molto soddisfatta e sono tornata a casa come ricaricata di belle sensazioni e di motivazione (nonostante i malanni che mi hanno colpito). Forse il maggior pregio del corso è che consiste in un’esperienza immersiva, vuoi per il luogo in cui si è svolto o per le ore dedicate al lavoro, che distoglie da qualsiasi altra distrazione e che quindi permette un apprendimento più veloce e consistente. Il mio unico consiglio è quello di trovare una formula differente per definire il format, perché il termine “residenza” potrebbe risultare fuorviante. Per il resto nient’altro da dire, mi è sembrata un’ottima occasione di formazione e anche un modo per riconoscersi tra addetti ai lavori, essendo quello dell’archiviazione fotografica un ambito nuovo e ristretto.
Guido:
Confermo ciò che ti ho detto a voce: esperienza assolutamente positiva, da ogni punto di vista, per la sistemazione, i docenti e le attività svolte. La location ha senza dubbio permesso al gruppo di estraniarsi dall’esterno e ha quindi contribuito a creare un’atmosfera oltreché di amicizia di grande collaborazione, che mi pare di poter dire si sia riflessa nei buoni risultati (come detto da Danilo) raggiunti dai gruppi. Molto positivo anche il fatto che ci sia stata poca teoria (in ogni caso indispensabile) e molta pratica, fattori estremamente importanti nell’ottica di imparare un lavoro e di farlo in tempi brevi. Suggerisco, semmai, nei limiti delle disponibilità di tutti, di estendere l’esperienza di un’ulteriore giornata, circostanza che accrescerebbe la possibilità di trasferire informazioni, tecniche e metodi di lavoro. Esperienza che sicuramente rifarei in futuro, già l’anno prossimo qualora mi fosse possibile. A mio avviso, da non cambiare la location, che come detto consente di isolarsi ma anche volendo di svolgere varie attività all’aria aperta.
Silvia:
La Summer School 2023 a Oropa è stata, per me, un’esperienza illuminante. Avevo una formazione universitaria in materia, ma non avevo gli strumenti per lavorare sul campo. Durante la settimana di lavoro, ho avuto modo di confrontarmi con professionisti del settore e scoprire la professione dell’Archivista. È stata un’esperienza impegnativa, condita con momenti di approfondimento e curiosità, risate, chiacchiere e ottimo cibo. Da ripetere.