BiArchive: the past for the future è un progetto della Biblioteca Civica di Biella (Città di Biella) finanziato tramite il bando Next Generation We della
Il progetto, in corso di realizzazione, “intende creare un ponte tra passato e futuro attraverso la digitalizzazione del patrimonio archivistico territoriale e la creazione di un app in grado di generare veri e propri itinerari turistico – culturali digitali. Il forte carattere interattivo e immersivo consentirà di favorire il dialogo intergenerazionale e permettere alle nuove generazioni di apprendere in modo divertente“.
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Il paesaggio e il territorio della città “parleranno di sé a chiunque vorrà scoprirli attraverso la voce dell’app, con schede dedicate, percorsi tematici e semplici risorse documentali e iconografiche. Lo strumento avrà carattere di costante implementabilità e relazionabilità rispetto ad approfondimenti descrittivi e narrativi (in chiave di storytelling focalizzato), ma anche ad altre fonti archivistiche connettibili con il suddetto Archivio Storico della Città di Biella (sempre per tramite della rete digitale e operativa RAB). Il tutto nel solco della progettualità del dossier UNESCO in fase di realizzazione“.
Si compone di tre macro azioni progettuali, ovvero progettazione del prototipo, formazione e sviluppo delle competenze, progettazione partecipata e attivazione della comunità, che concorreranno per il raggiungimento di un obiettivo comune: la valorizzazione del patrimonio storico archivistico attraverso l’adozione di un approccio innovativo e partecipato.
L’obbiettivo è quello di far sì che “ciò che Biella è stata ieri e che è oggi deve essere consegnato al domani non solo come “vestigia”, ma più ancora come insieme di elementi propulsivi tanto nella dimensione progettuale e in forma di “metodo di lavoro”, quanto nella possibilità di realizzare concretamente percorsi di elaborazione restituiti alla comunità. Nello specifico, l’Archivio Storico della Città di Biella, vero e proprio forziere archivistico-documentale relativo al periodo compreso tra il XII e il XX secolo, non ha ancora esploso tutto il suo potenziale informativo e culturale in genere. Oggetto di varie vicende di formazione e di diverse campagne di inventariazione e riordino, il corpus è da tempo conservato presso l’Archivio di Stato di Biella. Si tratta di alcune centinaia di faldoni che, più o meno selettivamente a seconda della tipologia specifica dei materiali documentali, meritano un’accessibilità e un’interoperabilità il più possibile ampie e diffuse. La documentazione di cui sopra contiene la storia della comunità cittadina biellese anche nelle sue interrelazioni con il resto del Biellese. Ogni ambito della vita di Biella negli ultimi nove secoli è attestato in modo consistente e continuo, conferendo alla serialità documentaria la forza della testimonianza reiterata nel tempo, permettendo opportunità di lettura di respiro cronologico non comune“
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La documentazione conservata presso l’Archivio di Stato di Biella, nell’ottica di proiettare l’archivio dal passato al futuro, “merita sia una effettiva e puntuale (ri)catalogazione da divulgare attraverso i canali digitali/web del portale della Rete degli Archivi Biellesi RAB (capace, tra l’altro, di interoperare con le piattaforme culturali istituzionali e non, italiane e non), sia una acquisizione digitale, il più possibile sistematica, per corredare la schedatura inventariale archivistica. Tale operazione consentirà anche di accorpare alcune porzioni di “cantieri” avviati negli ultimi dieci-quindici anni ma lasciati senza una conclusione effettiva, come anche di interagire con progetti/laboratori in corso di svolgimento, come quello sulla catastazione geometrico-particellare tardo settecentesca della Città di Biella. Altra finalità dell’operazione sarà quella di mostrare, oltre a specialisti e studiosi, anche al “grande pubblico” dei curiosi e dei turisti la densità informativa legata al territorio allestendo un’applicazione per mobile devices in grado di far dialogare in tempo reale la realtà fisica della città con quella virtuale del portale RAB e con quella documentale dell’Archivio Storico della Città di Biella“.
In funzione di quanto affermato la presente proposta progettuale risulterà essere articolata nelle azioni di seguito descritte.
AZIONE 1 – progettazione prototipo
L’azione prevede, attraverso l’affidamento di incarichi a esperti di settore, la progettazione dell’intero applicativo e la prototipizzazione di un percorso di visita guidato digitale e interattivo comprendente 20 punti di interesse includenti almeno 5 documenti storici per ciascun punto di interesse, volta a testarne l’efficacia e a favorirne il processo di apprendimento funzionale durante il percorso formativo.
AZIONE 2 – formazione e sviluppo di competenze
Ideazione, realizzazione e gestione di 3 percorsi formativi rivolti al personale delle pubbliche amministrazioni (con possibilità di estensione anche agli stakeholder territoriali coinvolti nella fase di attuazione del progetto) volti a rafforzare le competenze interne in materia di progettazione partecipata (coinvolgimento, attivazione ed empowerment di comunità; processi di governance); competenze digitali (gestione applicativi e piattaforme, digitalizzazione del patrimonio); opportunità di finanziamento e sostenibilità (fundraising, progettazione europea, valutazione d’impatto sociale).
AZIONE 3 – progettazione partecipata
Ideazione, realizzazione e gestione di un percorso di progettazione partecipata che prevede il coinvolgimento di figure quali animatori culturali e community manager che coordineranno tavoli di co-progettazione tematici (coinvolgimento e attivazione della comunità – animazione) in occasione dei quali saranno coinvolti i partner di progetto e gli stakeholder territoriali. Si prevede, inoltre, la realizzazione di giornate di design di comunità volte a individuare, condividere e identificare le identità culturali da valorizzare.
Sulla base dei fabbisogni rilevati e dell’obiettivo generale e delle macro azioni progettuali sopra descritti, sono stati individuati i seguenti obiettivi specifici:
- Aumento della responsabilità collettiva con specifico riferimento al patrimonio culturale e alla sua valorizzazione;
- Favorire / facilitare la co-progettazione e la coesione territoriale attraverso interventi di progettazione partecipata;
- Incremento di consapevolezza delle risorse che costituiscono il patrimonio culturale territoriale;
- Messa apunto di un sistema di informazione capillare dei servizi e delle modalità di fruizione per favorirne l’accesso e la partecipazione attiva della comunità, anche attraverso il potenziamento del servizio informativo;
- Incremento del grado di consapevolezza dell’importanza di definire un modus operandi volto a generare economie di scala e attuare processi di efficientamento delle risorse;
- Aumento delle competenze, anche digitali.
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Il progetto è di per sé un invito all’innovazione applicata. Nel Biellese non esiste nulla di simile e anche rispetto a un orizzonte più esteso è difficile reperire strutture analoghe. Bi-Archive: past for the future è innovativo anche perché si basa su tecnologie aggiornate e si presta per essere continuamente aggiornato non solo, come detto, nei contenuti, ma anche nella strumentazione. E l’innovazione si coglie anche nel coinvolgimento che la sua concretizzazione prevede. I protagonisti possono essere letteralmente tutti, tutti i membri attivi della comunità (individualmente o in assetti plurali), a partire dai ragazzi delle scuole che vorranno contribuire all’incremento dei dati disponibili sulla piattaforma attraverso azioni culturalmente differenziate, ma altrettanto valide: lavoro d’archivio, data entry ed elaborazione digitale, rilevamenti e georeferenziazioni, sviluppi di storytelling e ingaggio sul territorio per percorsi esplorativi e visite guidate interattive. Senza contare la evidente ricaduta didattica. |
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In questo senso va tenuto presente il “coinvolgimento della comunità locale nelle singole fasi che compongono la proposta progettuale. In particolare sarà coinvolta nei processi di ideazione, progettazione e test del prototipo mediante la selezione di un campione rappresentativo e significativi di partecipanti per fascia di età e grado di scolarizzazione“, con il supporto di:
– Ufficio Scolastico Provinciale: coinvolgimento e selezione di alcune classi (campione di varie età dalla scuola primaria alla scuola secondaria superiore);
– Rete Archivi Biellese: coinvolgimento di esperti del settore (archivisti, bibliotecari, esperti di Heritage);
– Biblioteca Civica di Biella: coinvolgimento della popolazione residente attraverso apposita manifestazione di interesse per partecipare al progetto pilota attraverso una selezione fra i più di 20000 iscritti alla banca dati utenti del Polo Bibliotecario BiblioBi.
La presente progettuale, nel percorso di delineamento delle azioni caratterizzanti e nella definizione dei risultati che si prefigge di raggiungere ha posto l’attenzione e si è allineata ai contenuti dell’Agenda ONU 2030, trovando stretta convergenza con i seguenti obiettivi: Ob. 4 – Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti; Ob. 11 – Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; Ob. 17 – Rafforzare gli strumenti di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile, con specifico riferimento al punto 17.17 Incoraggiare e promuovere partnership efficaci nel settore pubblico, tra pubblico e privato e nella società civile basandosi sull’esperienza delle partnership e sulla loro capacità di trovare risorse. A quanto affermato si aggiungono le informazioni emerse dall’analisi preliminare di contesto condotta e le expertise della rete di partenariato attivata, che consentono di individuare tre macro categorie di risultati: quantitativi (output), qualitativi (outcome) e impatto sociale (impact).
Si prevede il raggiungimento dei seguenti risultati quantitativi (output):
× Prototipizzazione di una APP volta a valorizzare il patrimonio archivistico territoriale, rendendolo fruibile alla comunità locale, con specifico riferimento alle nuove generazioni;
× Prototipizzazione di un percorso di visita guidato digitale e interattivo comprendente 20 punti di interesse includenti almeno 5 documenti storici per ciascun punto di interesse;
× Coinvolgimento di 40 ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado nel percorso di co-progettazione del prototipo e test dell’applicativo;
× Fruizione del prototipo da parte 50 bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie; 50 esperti di settore; 500 a campione fruitore generico / comunità locale;
× Realizzazione di n° 3 percorsi formativi rivolti al personale delle pubbliche amministrazioni (con possibilità di estensione anche agli stakeholder territoriali coinvolti nella fase di attuazione del progetto) volti a rafforzare le competenze interne in materia di progettazione partecipata (coinvolgimento, attivazione ed empowerment di comunità; processi di governance); competenze digitali (gestione applicativi e piattaforme, digitalizzazione del patrimonio); opportunità di finanziamento e sostenibilità (fundraising, progettazione europea, valutazione d’impatto sociale);
× Creazione di una rete di relazione collaborativa composta da 4 soggetti (1 capofila di progetto e 3 main partner);
× Coinvolgimento e attivazione di almeno 10 stakeholder territoriali (altri enti della pubblica amministrazione, imprese del territorio, enti del terzo settore);
× Coinvolgimento di 4 esperti di settore nel percorso di abilitazione, accompagnamento e sviluppo della proposta progettuale.
La presentazione del progetto è avvenuta il 28 marzo 2022 (scoprila qui)