Vol. III pp. 379-381
CAMPIGLIA (Campilia Bugellensium), com. nel mand.di Andorno-Cacciorna, prov. e dioc. di Biella, div. di Torino. Dipende dal senato di Piem., intend. prefett. ipot. e posta diBiella, insin. di Andorno-Cacciorna.
Lo ebbero in feudo i Mocchia di Cuneo. È una delle quattro comunità esistenti nella valle d’Andorno – Cacciorna. Giace a scirocco. Il suo territorio è intersecato, fra levante ed ostro, da una strada carreggiabile, che dal capo di mandamento scorgesino al comune superiore di Piedicavallo, ultimo luogo della detta valle.
È discosto un mezzo miglio da Quittengo e da S. Paolo, tre miglia da Piedicavallo e da Cacciorno e cinque da Biella.
Le campagne ne sono bagnate dal torrente Cervo, che nasce dal lago chiamato Della Vecchia giacente sul balzo di Mologna e discendendo precipitoso sulle terre di Piedicavallo, di Quittengo e di S. Paolo, va a scaricarsi nel Sesia. Abbonda di eccellenti trote. Si tragitta presso l’abitato sopra un ponte in pietra d’un arco solo, che accenna a varie dipendenti villate e da cui incomincia un’agevole salita, per la quale si va ad un veneratissimo santuario dedicato a S. Giovanni Battista.
La bella chiesa parrocchiale è sotto il patrocinio dei Santi Giuseppe e Bernardo da Menthon; le sono aggregati tre quarti del comune di Quittengo ed anche tre quarti di quello di S.Paolo. È a tre navate, sorretta da otto grandi colonne in pietra d’ordine dorico: può contenere 3500 persone. La sua festa principale si celebra addì 15 di giugno. Questa chiesa nel suo cominciamento, cioè nel 1533, era ufficiata dai padri benedittini, che l’abbandonarono in occasione d’una fiera peste, onde fu desolata la valle d’Andorno. Nel 1575 la reggeva un prete secolare con titolo di vice–curato, in tempi posteriori fu detto priore chi la governava. Di presente il paroco è insignito del titolo di vicario foraneo.
Alla distanza di un miglio circa dal villaggio, si vede il predetto santuario di S. Giovanni Battista sopra un’altura, d’ondesi discoprono agevolmente le amene pianure del Vercellese. La sua positura è tra levante e mezzodì. L’elevatezza è di 4000 piedi sopra il livello del mare. Sontuoso è questo santuario, di una sola navata, d’ordine composito. La sua lunghezza è di 13 trabucchi ed un piede, la larghezza di 4 trabucchi e 4 piedi. Fu edificato per le spontanee oblazioni e fatiche degli abitatori della valle, come iscorgesi dall’iscrizione esistente sopra il gran d’arco che divide il presbiterio dal rimanente del tempio:
HANC SACRAM AEDEM
DIVO 10ANNI BAPTISTE
PAVPERES ET DIVITES
PRIORE AC RECTORE
FRANCISCO FRANCESIO
ÆDIFICARVNT
In un quadro che rappresenta la nascita del Precursore vi si ammira soprattutto una immagine di Zaccaria. Il celebre Bernardino Gagliari fece quella preziosa tavola nell’età sua di anni87. Del suo fratello Fabrizio vi sono parecchie dipinture nel coro e nella parte superiore del tempio. Nel coro si leggonole seguenti iscrizioni:
FABRICIVS GALLEARI ANDVR- FORNICEM ADYTA CONDECORAVIT
ANN S 1777
IOAN BERNARDINVS FRATER ÆTATIS SVÆ EXTREMO 87
ICONEM HANC INV PINX OBTVLIT 1794
A destra del santuario vedesi una cappella incavata nella roccia, ove fu rinvenuto da alcuni pastori il simulacro del Precursore, la cui festa vi è celebrata col concorso di 3000 e più forestieri, intervenendovi anche processionalmente gli abitanti della parrocchia di tutta la valle. Grandiosa e bella è la piazza dirimpetto al santuario: la dividono due alte e ben costrutte piramidi. Le sta nel mezzo una fontana d’acqua molto limpida e salutare. Vi stanno cinque belli palazzi. Il primo è destinato ai preti collegiali, il secondo adun collegio di studenti, il terzo è occupato da un albergatore, gli altri due servono a ‘ forestieri, che vanno a visitare quel sacro monte e vi puonno aver alloggio trecento persone.
Per una strada assai comoda, di là si passa al santuario d’Oropa, non distante che due ore di cammino.
Nel palazzo del collegio possono abitare settanta studenti. Vi sono ammessi i giovani delle quattro comunità di Campiglia, Quittengo, Piedicavallo e S. Paolo. Loro s’insegna sino alla grammatica. La scuola vi venne fondata dal sacerdote Acati di S. Paolo, che lasciò al degno scopo un legato, col quale e colle largizioni fattevi da’ quattro comuni si ha una rendita sufficiente per lo stipendio di tre maestri; a tal che gratuito vi è l’insegnamento pei fanciulli nativi dei detti villaggi. I forestieri non pagano che un piccolo minervale. Nel collegio è molto agevolato il modo delle pensioni pel mantenimento degli allievi. Ogni tre anni vi si danno gli spirituali esercizi quando ai sacerdoti e quando ai secolari.
I prodotti territoriali sono: castagne, noci, patate, alcune frutta, canapa e fieno. I terrazzani possono fare una considerabile quantità di butirro e di formaggi, cui smerciano nel capo di mandamento.
Il territorio abbonda di lepri, faggiani, pernici e tordi. Vi si trovano camozze.
Gli abitanti sono per lo più robusti e perspicaci. Non pochi di essi vanno ad esercitare la loro industria in paesi stranieri.
Pesi, misure e monete di Piemonte.
Popolazione 1000.